“Davide, discolpati!”. L’indignazione selettiva verso Israele
Rileggere oggi Davide, discolpati! può fornire un’ottima bussola per orientarsi nel mare magnum delle notizie che arrivano tutti i giorni dal Medio Oriente
Rileggere oggi Davide, discolpati! può fornire un’ottima bussola per orientarsi nel mare magnum delle notizie che arrivano tutti i giorni dal Medio Oriente
È il sonetto incipitario del Canzoniere, composto da Francesco Petrarca, presumibilmente in un periodo tra il 1347 e il 1350
Dietro ogni minuto d’attenzione ce ne sono due di gogna
L'importanza di leggere il capolavoro di Calderón andando oltre la trama, per coglierne la bellezza dei versi e la profondità delle questioni in gioco
Dall'universalismo al tribalismo, la parabola del pensiero progressista nordamericano negli ultimi ottant'anni
Quasi nessuno oggi conosce Aristippo e la scuola filosofica dei Cirenaici da lui fondata, se non forse per un vago sentito dire, eppure meritano ancora la nostra attenzione
I nostri giudizi sono per lo più costruiti per accumulo di tanti giudizi più piccoli di assenso fiduciale (che non vuol dire irrazionale), una sorta di catena: raggiunto un determinato numero di anelli che puntano concordemente in una certa direzione, affermiamo, con un atto che coinvolge la nostra intera soggettività: «È così!». Il negazionista ideologico o il propagandista, però, ignorano o fingono di ignorare questo meccanismo fondamentale e puntano a indebolire uno o più anelli della catena, per spezzare la catena nel suo complesso
A proposito di un celebre sonetto di Guido Cavalcanti (1255-1300)
di Alberto Giovanni Biuso Dubitare della realtà dello spaziotempo significa essere del tutto immersi in un paradigma idealistico e antropocentrico. Una delle più formidabili prove, questa, dei limiti della metafisica moderna rispetto a quella greca
Per quale motivo proporre oggi, con tutti i problemi civici e geopolitici che ci incalzano, la lettura di una serie di sonetti commentati sul tema dell’amore?