Il Pensiero Storico

Rivista internazionale di storia delle idee

. . . la causa della difficoltà della ricerca della verità non sta nelle cose, ma in noi. Infatti, come gli occhi delle nottole si comportano nei confronti della luce del giorno, così anche l’intelligenza che è nella nostra anima si comporta nei confronti delle cose che, per natura loro, sono le più evidenti di tutte.
ARISTOTELE, Metafisica, II

Il Pensiero Storico nasce nel 2016 su impulso di un gruppo di studiosi, come un progetto di ricerca multidisciplinare di studio e divulgazione di storia delle idee, con l’ambizione di dar vita ad una libera piattaforma aperta al dibattito culturale e alla ricerca storico-scientifica. Il progetto si articola nella pubblicazione cartacea e digitale di un semestrale che incoraggia lo studio e la ricerca delle idee e delle ragioni che hanno prodotto i fenomeni storici. Studiare le idee che sono alla base degli eventi storici significa, citando Henri Irenee Marrou, rifiutare il relativismo che «tende a dissolvere il pensiero nell’ambiente culturale o sociale», giacché lo studio della storia è «il mezzo di una riscoperta, di una riconquista, di un arricchimento».

I pilastri fondamentali su cui si svolge la nostra attività sono:

  1. Multidisciplinarietà: l’indagine storica deve necessariamente includere l’apporto fondamentale di altre discipline, quali la filosofia, la scienza politica, la sociologia, l’antropologia e la demografia.
  2. Scientificità: il rifiuto dell’oggettivismo puro non significa affatto rinunciare al principio consolidato della «scientificità» della storia. La storia è una scienza e il suo compito è quello di assicurare – attraverso l’analisi critica delle fonti – la conoscenza dei fatti di cui si occupa.
  3. Razionalità: studiare i fatti storici significa comprendere anche le idee che hanno contribuito a produrli. Gli eventi storici non sono soltanto il frutto di una astratta casualità, ma spesso rispondono ad una logica razionale. Indagare su quali siano le tendenze e le forze ideali/ideologiche che agiscono nel sottosuolo dei fatti storici è il compito che ci prefissiamo.

Dal 2019 la rivista ha sviluppato anche una versione digitale che con cadenza molto più frequente, quasi quotidiana, interviene in vari ambiti, storici e di attualità, non disdegnando nemmeno la critica di costume e delle innumerevoli forme contemporanee dell’intrattenimento culturale, perché in ogni ambito dell’agire umano è necessario entrare esercitando la facoltà più umana di tutte, quella del pensiero. Pensare il passato, il presente e congetturare i possibili scenari del futuro, questo è il nostro compito.

Sezioni

  • Saggi: saggi scientifici e interventi su uno specifico tema monografico (tutti i saggi sono sottoposti a Double Blind Peer Review).
  • Interviste: questionari sottoposti a vari studiosi su particolari tematiche connesse al numero monografico.
  • Riflessioni:  letture di autori e testi che aprono interrogativi e propongono risposte su temi centrali della storiografia e/o della filosofia.
  • Recensioni/Rassegne: sottoposti a revisione del comitato di redazione.
  • Classici: riproposizione di grandi classici del pensiero, perché toccano questioni tornate urgenti, oppure mai superate.

Nota Legale

Il contenuto degli articoli e dei saggi pubblicati su “Il Pensiero Storico” non coincide necessariamente con la linea editoriale della Rivista, così come dei membri del comitato editoriale (consulenti e redattori). Gli Autori degli articoli (saggi, recensioni, interviste e riflessioni) assumono integrale responsabilità dei contenuti, delle fonti e dell’originalità dei loro contributi pubblicati. Pertanto la Rivista, il Direttore scientifico, il comitato editoriale e il comitato di redazione declinano ogni responsabilità riguardo le opinioni espresse dagli Autori. La Rivista rispetta e garantisce la libertà di creazione e di espressione, purché non costituente illecito civile (in via esemplificativa: violazione diritti d’autore) o reato (in via esemplificativa: diffamazione; plagio letterario). La riproduzione totale o parziale nonché la diffusione e traduzione, purché non per finalità commerciali, dei contributi e articoli pubblicati è a disposizione del pubblico, sempre in base ai criteri di buona fede, gratitudine e citando fedelmente il loro contenuto, l’Autore, la Rivista.

La Direzione

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