Pensare la scuola
A cura della Redazione
A cura della Redazione
Domenico A. è stato uno degli allievi più miti e svogliati che abbia mai avuto
Ciò che manca oggi alle disamine più disparate sul mondo della scuola è proprio questo: il contatto quotidiano con le vicende, i problemi, le dinamiche tipiche della popolazione studentesca
Perché proprio questi due personaggi? Perché, in termini educativi, essi sembrano detenere una certa capacità di indurre riflessioni, interpretazioni, esegesi, utili a “frequentare” un certo punto di vista nei confronti della conoscenza e del modo con cui ci si relaziona ad essa
Un teorema studiato perché è elegante o una poesia letta perché è bella, è forse il gusto più urgente da insegnare per accompagnare alla libertà
A proposito di un importante volume uscito di recente
L'aggiornamento della didattica a scuola deve far rima con intrattenimento, divertimento e appiattimento sulla moda del momento?
A proposito di cosa sia e per cosa effettivamente operi il Gruppo di Firenze. Ridare dignità e ruolo strategico al mondo della scuola
Quale ruolo, oggi in Europa, per l'istituzione universitaria?
Educare all’affettività significa essere in grado di offrire ai giovani dei paradigmi differenti da quelli imperanti nella cultura dominante.
Allenare concretamente la mente dei ragazzi ad interpretare ciò che vedono è il campo preferito del pensiero e non potrà che offrire loro un vantaggio anche strumentale nel futuro, quello di un autonomo spirito critico