Se Gerusalemme chiama, Atene risponde. E viceversa
Sergej S. Averincev (1937-2004) è stato un noto studioso di letteratura comparata antica. Negli anni Novanta scrisse un libro breve, denso, suggestivo, il quale conserva tutt’oggi la sua attualità
Sergej S. Averincev (1937-2004) è stato un noto studioso di letteratura comparata antica. Negli anni Novanta scrisse un libro breve, denso, suggestivo, il quale conserva tutt’oggi la sua attualità
Cenere che assale, fiume che va, ferita della sera, silenzio che riposa, sono alcune delle immagini che il poeta disegna per indicare l’essere del vivente dentro il mondo e il destino di ogni cosa dentro l’essere
L’idea che la società capitalistica postfordista ha della scuola è ancora quella di una fabbrica che dovrebbe produrre a sua volta lavoratori e consumatori, sulla falsariga delle società giapponese, cinese e americana
Cancellando, nella coscienza collettiva, ogni differenza innata fra gli individui, il soggetto perde la capacità di riconoscerne un altro come differente da sé, reindirizzando appunto il desiderio piuttosto verso gli oggetti, anche grazie alla capacità di adattamento del capitale che porta alla nascita di nicchie di mercato sempre nuove
Il libro di Breschi e Ciuffoletti aiuta a comprendere non solo la storia politica del secolo scorso ma anche il presente-adesso ristabilendo così l’utilità della storia monumentale e antiquaria, ormai sempre più sbiadite. "Sfide a sinistra" è allora anche lo sforzo di apprendere il proprio tempo con il pensiero
I mutamenti sociali, culturali, economici che accompagnano l’epoca attuale, con moto progressivamente accelerato negli ultimi anni, rendono urgente affrontare la questione delle cosiddette “famiglie arcobaleno”
Ormai è un capitolo di storia chiuso: il Regno Unito, in controtendenza rispetto alle nuove adesioni alla CEE/UE, è il primo Stato sovrano ad aver abbandonato l’Unione Europea
La coscienza umana, qualunque sia la sua origine, porta in sé una protesta, un “no” dinanzi al dolore del mondo
Boston Garden, 20 aprile 1986. Il ventitreenne Michael Jordan, in maglia rossa “23” dei Bulls, mette a referto sullo storico parquet bostoniano 63 punti, con percentuali semplicemente non umane
150 anni fa ci lasciava Manzoni, consegnandoci un'opera immortale.