Ed io non vedo più la realtà
«… ed io non vedo più la realtà». Così cantava Anna Oxa. Sanremo 1978. C'è un'analogia con la condizione dell’uomo contemporaneo...
«… ed io non vedo più la realtà». Così cantava Anna Oxa. Sanremo 1978. C'è un'analogia con la condizione dell’uomo contemporaneo...
Anche l’edizione di quest’anno lo ha irrimediabilmente e fortunatamente confermato: il monologo di Sanremo rappresenta un genere artistico a sé stante, degno di essere contemplato come uno dei pochi capolavori partoriti dall’Evo contemporaneo.
Evidente che l’arte della compiacenza sia rappresentata dalle opere di Koons, mentre l’arte capace di sconcertare è l’arte di Giacometti.
La pace per Jünger doveva realizzarsi non nella ennesima disgregazione di un mondo diviso in nuovi blocchi
Quanta storia e quante teorie, presenti e future, in quel «pazzoide guazzabuglio politico avveniristico» che è il romanzo fanta-apocalittico di Vincenzo Fani Ciotti, in arte Volt
Da quando nel 1963 è sorta la leggenda nera di un Pio XII silente e indifferente verso l’Olocausto ebraico, la questione del “silenzio” vaticano sulla Shoah ha diviso storici e pubblicisti tra accusatori e difensori del pontefice
Nella storia della letteratura a cavallo tra Otto e Novecento molti sono ancora i punti interrogativi, le zone d’ombra, i nomi posti in un cassetto e mai più riesumati. Tra questi, sarebbe da porre una certa attenzione a Luisa Giaconi, poetessa colpevolmente dimenticata
L’intellettuale, il vero protagonista di questo libro, almeno una volta deve essersi posto, in un momento di afflizione e di scoramento sociale, questa domanda: ma io che ci sto a fare?
Valerij Jakovlevič Brjusov (1873-1924) è stato l'affascinante corifeo del simbolismo dell’ultimo scorcio dell'Ottocento