Le ferie d’agosto al tempo della slavery digitale
E siamo già a Ferragosto
E siamo già a Ferragosto
La vera tragedia delle piccole nazioni dell’Europa centrale non è stata la Russia, ma l’Europa stessa, nel momento in cui essa non ha sentito più come valore l’identità culturale che aveva radici in quelle nazioni
Nel presentare Tentazione, romanzo scritto dall’ungherese János Székely, Natalia Aspesi ha parlato di un «capolavoro fagocitato dalla storia, dove un bambino nato sotto una cattiva stella insegue ardito la sua fortuna»
Questo breve articolo parlerà del match di boxe tra l’italiana Angela Carini e l’algerina Imane Khelif, andato in scena alle Olimpiadi che sono in corso a Parigi. Tuttavia l’incontro di pugilato non rappresenta l’oggetto proprio dell’articolo ma lo spunto per porre un problema connesso ma non identico
Non c’è deiezione che spenga la vita se impari l’arte della sua redenzione. A proposito di "Perfect Days" di Wim Wenders
A proposito della contestatissima cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Uno dei compiti principali di fronte a cui si trova il pensiero sia quello di dimostrare l’inconsistenza dell’opposizione fra conservazione e progresso, in un mondo trasfiguratosi nella stanza degli specchi
“Ahi Lagertha chi mi manca sei tu…”. No spoiler. Un caldazzo che disorienta, una nemesi dopo l’altra, una nemesi dietro l’altra ed è partita la binge per Vikings Valhalla (terza stagione), Netflix
Marco Salucci replica all'articolo di Stefano Berni dedicato a Semmelweis e la filosofia analitica
Come diventa la vita nella progressiva perdita dei nostri sogni, dei nostri ideali, delle nostre ossessioni e delle nostre passioni? Qualche spunto dalla lettura dell'ultimo romanzo di Ian McEwan
Semmelweis (1818-1865), il famoso medico ungherese, si rese conto che, lavando le mani ai medici nel suo ospedale di Vienna, calavano le morti tra le puerpere