Letture

28 12, 2022

Folli? No, antifascisti

Di Francesco Paolella|2023-01-17T13:33:18+01:0028 Dicembre 2022|Letture|

Le decine di storie ricostruite da Renato Sasdelli e raccolte in Quei matti di antifascisti, confermano una volta di più il fatto che anche il fascismo italiano abbia utilizzato anche i manicomi come luoghi dove “liquidare” un vasto e variegato mondo di sovversivi, emarginati, uomini e donne “non conformi”, realmente pericolosi o solo potenzialmente pericolosi.

27 12, 2022

1922-2022: le petite madeleine

Di Giusy Capone|2023-01-17T13:34:10+01:0027 Dicembre 2022|Letture|

Cerca e Ricerca: chi vince e chi perde? 9.609.000 caratteri, scritti in 3724 pagine, œuvre cathédrale. L’inflessibilmente debole schiaccia al tappeto la dissipatrice vita mondana, annienta all’ultimo round il Tempo.

17 12, 2022

Proust e il suo tempo

Di Enrico Palma|2023-01-17T13:43:56+01:0017 Dicembre 2022|Letture|

Con questa sua ennesima fatica proustiana uscita lo scorso anno e ora tradotta in italiano Jean-Yves Tadié, probabilmente il massimo studioso vivente dello scrittore parigino, tratteggia un sintetico ma eccellente itinerario di ciò che è esterno...

15 12, 2022

Le vicende di Francesco Janis

Di Ermes Dorigo|2023-01-17T13:45:42+01:0015 Dicembre 2022|Letture|

rancesco nacque probabilmente verso la metà del xv secolo e, dopo aver compiuto gli studi di humanae litterae nella città natale, come molti giovani delle famiglie facoltose si laureò in giurisprudenza all’Università di Padova: «Procacciatosi fama di valente giureconsulto e di facondo oratore...

14 12, 2022

Ancora su Girard e dintorni

Di Stefano Berni|2023-01-17T13:46:36+01:0014 Dicembre 2022|Letture|

È evidente che ogni teoria, soprattutto se funziona bene, rischia di essere applicata un po’ a tutto. È il destino delle grandi idee come è quella del capro espiatorio di René Girard.

10 12, 2022

Nietzsche sbucò dalla penna di Dostoevskij

Di Danilo Breschi|2023-01-17T13:50:57+01:0010 Dicembre 2022|Letture|

L’ateismo. Nietzsche ne soffrì il peso, se ne fece carico e ne fu infine travolto e schiacciato. Dostoevskij prima lo assorbì, poi lo rigettò ingaggiando una sfida che produsse bellezza e, con essa, salvezza. La bellezza imperitura dei romanzi della sua maturità artistica. Ma di quale ateismo stiamo parlando?

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