Letture
La ragione problematica. Sulla didattica filosofica
La filosofia, nella scuola italiana, è ancora connessa ad una visione storicistica e neoidealista. Non a caso il docente di filosofia è quasi sempre anche quello di storia. Si sostiene che un buon filosofo debba essere anche un buon storico. Non mi soffermo sui contenuti di questa affermazione, dato che ognuno è libero di pensarla come vuole.
Anche il G8 di Genova entra nella mitografia benpensante
Se sulle orme di Theodor W. Adorno, volessimo costruire una Scala T del totalitarismo, sicuramente dovremmo porre, tra le prime caratteristiche della personalità totalitaria l’attitudine a ‘far di tutta l’erba un fascio’ ovvero a unificare ‘chi è contro di me’ in una massa damnationis che non ammette o ritiene irrilevante ogni ‘distinguo’...
Agostino John Sinadino, il poeta fantasma
Ogni storia della letteratura che si rispetti abbonda di scrittori e poeti “non canonizzati”, quindi esclusi dal novero dei “classici”. È un processo necessario e inevitabile, quello della scelta, che fa sì che per ogni canone proposto sorga una quantità indefinita di anti-canoni. Se il canone tende sempre a privilegiare gli autori “in luce”, quelli di fama certa e – apparentemente – incrollabile, l’anti-canone, per antitesi, predilige...
“Oltre le identità”: perché guardare Shitsel
«Ogni uomo è un cimitero». «Tu hai un cuore buono, grande e ardente. E io continuo a soffiarci sopra». Sono alcuni fra gli esergo disseminati in una serie strepitosa. Da applausi. Da far venire i brividi, come direbbero quelli che se ne intendono. Sto parlando di Shtisel, tre stagioni presenti nella libreria di Netflix...
Progresso: un po’ sì, un po’ no
Scrive Alain Gras, ed è frase che andrebbe evidenziata con colori fosforescenti: «È bene precisare che il fatto che una cosa sia possibile non implica che sia necessaria, perché non bisogna confondere una traiettoria attesa con una fatalità storica»...
Le radici del poeta. Parte V: conclusione
In una idea poetica fondata completamente sulla memoria, è implicito un culto del passato e degli antenati. Per questo Ungaretti pone molta attenzione sulle sue radici letterarie: non solo per la sua condizione materiale di “sradicato”, ma anche per stabilire un contatto con le generazioni passate...