Le città del Novecento. Politica e immaginario
Questa raccolta di saggi dedicati alle città italiane del Novecento pensate come miti politici e, a volte, come veri e propri feticci di regimi o di ideologie
Questa raccolta di saggi dedicati alle città italiane del Novecento pensate come miti politici e, a volte, come veri e propri feticci di regimi o di ideologie
Quanta storia e quante teorie, presenti e future, in quel «pazzoide guazzabuglio politico avveniristico» che è il romanzo fanta-apocalittico di Vincenzo Fani Ciotti, in arte Volt
Gobetti e Amendola hanno ricoperto un ruolo fondamentale nel percorso di tutti gli antifascisti liberali e democratici, lasciando una traccia indelebile nei percorsi personali e in generale nella storia dell’antifascismo, così come nelle culture politiche laiche e anche social-comuniste...
Il libro mette assieme una massa davvero significativa di fonti per cercare di penetrare nei pensieri e nei sentimenti degli italiani davanti ai trionfi e alla rovina del fascismo...
Le decine di storie ricostruite da Renato Sasdelli e raccolte in Quei matti di antifascisti, confermano una volta di più il fatto che anche il fascismo italiano abbia utilizzato anche i manicomi come luoghi dove “liquidare” un vasto e variegato mondo di sovversivi, emarginati, uomini e donne “non conformi”, realmente pericolosi o solo potenzialmente pericolosi.
È dal tipo di legami con i suoi sottosistemi che si può valutare natura e concreto funzionamento di un sistema politico. Peraltro, esaminare il cinema di finzione significa occuparsi del grosso della produzione cinematografica e quindi di gran parte delle pellicole viste dal pubblico italiano durante il ventennio mussoliniano.
Nel suo volume (I socialfascisti. Continuità tra socialismo e fascismo, D’Amico Editore, Nocera Superiore 2021) lei traccia una continuità tra socialismo e fascismo, ricollegandosi in questo modo ad un filone di studi che ha avuto...
Il libro I socialfascisti di Antonio Alosco rappresenta una boccata di aria fresca nella troppo spesso stagnante storiografia sul fascismo...
Non c’è dubbio che il diario di Italo Balbo rappresenta un documento importante per conoscere gli eventi che nel 1922 portarono il fascismo alla presa del potere...
Dopo il fascismo in Italia ci si è collocati malvolentieri a destra. L’equazione destra = fascismo è diventata opinione comune, anche per il ruolo di fiancheggiatori svolto da liberali e conservatori durante il ventennio mussoliniano. Chi nel secondo dopoguerra è andato, più o meno volutamente, a collocarsi a destra ha oscillato tra una rivendicazione orgogliosa del passato fascista ed una cauta presa di distanza da esso. Insomma, ci si è mossi tra neofascismo e postfascismo. Si è trattato di un moto pendolare, o meglio sussultorio...