Pensare la scuola
A cura della Redazione
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Giovanni Gentile non poté in prima persona accompagnare la crescita della sua creatura. Egli si dimise come ministro della Pubblica Istruzione in seguito all’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti (giugno 1924). Questo episodio produsse una conseguenza paradossale...
Giovanni Gentile (Castelvetrano, 1875 – Firenze, 1944) all’epoca della sua nomina a ministro della Pubblica Istruzione (30 ottobre 1922), non aveva ancora aderito al Partito nazionale fascista. Vi avrebbe aderito solo nel 1923, adducendo una motivazione piuttosto interessante, per quanto possa suonare strana al pubblico del “senno di poi”...
Secondo il 22° rapporto sugli atteggiamenti degli italiani nei confronti delle istituzioni e della politica, realizzato nel 2019 da Demos, maggiore fiducia riscuotono le forze dell’ordine (73%) e il Papa (66%). Sopra il 50% restano soltanto la “scuola” (54%) e il Presidente della Repubblica (55%), comunque sceso nel gradimento di 15 punti percentuali rispetto al 2009...
Sono anni che nelle stanze del ministero dell’Istruzione si ragiona sull’opportunità di adottare strumenti digitali per la didattica. Ma «ragionare» non significa “applicare”, così che tra la teoria e la prassi della didattica su questo specifico argomento si è sviluppato lo iato dell’esperienza...
Non è consuetudine che la rete mediatica italiana conceda i suoi riflettori a un dibattito che riguardi la Pubblica Istruzione del nostro Paese. Non sappiamo con precisione se ciò avvenga perché si pensa che l’argomento susciti nel pubblico poco interesse, oppure per il fatto che non esistono delle vere e strutturate discussioni politiche in merito...