Letture
La Tecnica ed il problema della negazione (Seconda parte)
L’arte è il fare demiurgico, tremendo, travolgente, vitale, che genera strutture e le oltrepassa continuamente nel ripetersi infinito della storia, nel cerchio eterno della vita (l’eterno ritorno di Nietzsche) che s’invera anche nella stessa contemporaneità e post-modernità grazie alla tecnica, e non come sua contrapposizione.
La Tecnica ed il problema della negazione (Prima parte)
Oggi più che mai viviamo in un periodo storico dove l’incedere a passo svelto dei progressi tecno-scientifici ci pone delle serie domande di riflessione; fino a che punto è legittimo spingersi oltre i confini imposti dalla cultura, dalla morale, dall’etica, dalla religione?
La scuola italiana secondo Galli della Loggia
Non si arresta il dibattito intorno all’ultimo libro di Ernesto Galli della Loggia, dedicato alla scuola italiana. I motivi sono molteplici. Anzitutto si tratta di un testo con una tesi perentoria, inequivocabile, denunciata fin dal sottotitolo («l’Italia ha distrutto la sua scuola»).
Prima che il mondo fosse: dal nulla al tutto
Si tratta del saggio d’esordio di Orazio Maria Gnerre. Sfortunatamente, ciò non aiuta né il lettore occasionale, né il recensore a collocarlo in un territorio riconoscibile. Come l’ornitorinco, l’agile volumetto di Gnerre, sfugge alla tassonomia oziosa, al classificatore che non sia disposto a rimettere tutto in discussione e ripartire daccapo.
Crimine di genere
L'Ottocento è stato anche il secolo della “scoperta” del crimine e delle risposte scientifiche (o pseudoscientifiche) ad esso: tramite svariati approcci, esperti di ogni tipo si sono furiosamente applicati nell'individuare, per poter poi spiegare come prevenirla, l'essenza della criminalità umana, e, in particolare, la pericolosità di alcuni, con tutte le tare (fisiche, psicologiche, morali)
Contro l’assolutismo della tecnica
Tecnica, ragione e fede. Siamo giunti ad un’epoca in cui la potenza tecnologica fanatizza l’uomo, mentre la religione, segnatamente qui ci riferiamo a quella cristiana cattolica, può rendere l’uomo più ragionevole. Un’epoca inedita, in cui la tecnica può inebriare fino al delirio di onnipotenza, mentre la religione può ricondurre al principio di realtà e renderci “fedeli alla terra”, confutando Nietzsche, rovesciato nella sua tesi.