Ai confini dell’Europa. 2: in Polonia, tra Cracovia e Auschwitz
La seconda puntata del nostro esclusivo viaggio-reportage ai confini orientali dell'Europa
La seconda puntata del nostro esclusivo viaggio-reportage ai confini orientali dell'Europa
Un documentario del 1968 da rivedere. Valido ieri come oggi
Rileggere oggi Davide, discolpati! può fornire un’ottima bussola per orientarsi nel mare magnum delle notizie che arrivano tutti i giorni dal Medio Oriente
I nostri giudizi sono per lo più costruiti per accumulo di tanti giudizi più piccoli di assenso fiduciale (che non vuol dire irrazionale), una sorta di catena: raggiunto un determinato numero di anelli che puntano concordemente in una certa direzione, affermiamo, con un atto che coinvolge la nostra intera soggettività: «È così!». Il negazionista ideologico o il propagandista, però, ignorano o fingono di ignorare questo meccanismo fondamentale e puntano a indebolire uno o più anelli della catena, per spezzare la catena nel suo complesso
La proiezione del testo singeriano conserva un proprio spirito, identificabile in quella commistione, tutta europea, di speranza e tragedia
Quando fu coniato il termine "antisemitismo" e si posero le basi della successiva persecuzione nazista
A costo di dispiacere agli attuali egalitaristi dello spirito, affermiamo che tra le opere dell’ingegno umano esiste una gerarchia; che una scala dei valori è perennemente possibile ed anzi doverosa
Da quando nel 1963 è sorta la leggenda nera di un Pio XII silente e indifferente verso l’Olocausto ebraico, la questione del “silenzio” vaticano sulla Shoah ha diviso storici e pubblicisti tra accusatori e difensori del pontefice