Letture
Sonetti d’amore. Francesco Petrarca
È il sonetto incipitario del Canzoniere, composto da Francesco Petrarca, presumibilmente in un periodo tra il 1347 e il 1350
La pace dei segni
Dietro ogni minuto d’attenzione ce ne sono due di gogna
Calderón insegna che la felicità non è nell’attimo
L'importanza di leggere il capolavoro di Calderón andando oltre la trama, per coglierne la bellezza dei versi e la profondità delle questioni in gioco
Sull’incredulità ideologica. Uno spunto da Popper
I nostri giudizi sono per lo più costruiti per accumulo di tanti giudizi più piccoli di assenso fiduciale (che non vuol dire irrazionale), una sorta di catena: raggiunto un determinato numero di anelli che puntano concordemente in una certa direzione, affermiamo, con un atto che coinvolge la nostra intera soggettività: «È così!». Il negazionista ideologico o il propagandista, però, ignorano o fingono di ignorare questo meccanismo fondamentale e puntano a indebolire uno o più anelli della catena, per spezzare la catena nel suo complesso
Sonetti d’amore. Guido Cavalcanti
A proposito di un celebre sonetto di Guido Cavalcanti (1255-1300)
Cosmologie
di Alberto Giovanni Biuso Dubitare della realtà dello spaziotempo significa essere del tutto immersi in un paradigma idealistico e antropocentrico. Una delle più formidabili prove, questa, dei limiti della metafisica moderna rispetto a quella greca