Il suicidio dell’Europa e la rivolta: Albert Camus
"L’uomo in rivolta" di Camus è anche un manifesto politico, un lascito per le generazioni a venire di un'Europa smarrita
"L’uomo in rivolta" di Camus è anche un manifesto politico, un lascito per le generazioni a venire di un'Europa smarrita
Recensione
La sera ti frega con l’annuncio della notte che si fa bella con l’offerta seducente del riposo. Ma è sempre la caduta in un precipizio dal quale riemergi sorpreso e incerto. Per il risveglio a chi ti affidi?
La scuola non può offrire alcun tipo di istruzione, se prima non è in grado di offrire un’identità ai propri studenti. L’identità si costruisce sempre nel riconoscimento e nell’accettazione dell’altro. Molti giovani non hanno un’identità definita. Senza un’educazione identitaria si rende impossibile un percorso di istruzione fruttuoso ed efficace
L’ateismo. Nietzsche ne soffrì il peso, se ne fece carico e ne fu infine travolto e schiacciato. Dostoevskij prima lo assorbì, poi lo rigettò ingaggiando una sfida che produsse bellezza e, con essa, salvezza. La bellezza imperitura dei romanzi della sua maturità artistica. Ma di quale ateismo stiamo parlando?
«Attendo la morte con impazienza ed arrivo ad augurarmi il decesso di mio padre, poiché non oso uccidermi prima che lui se ne vada. Il suo corpo ancora non sarà freddo quando io non sarò più al mondo». Così aveva scritto Albert Caraco in "Ma confession". E così fece.
Alessio Morosin, nato a Noale (Città metropolitana di Venezia) e laureato nel 1981 in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova, non solo è tra i più valenti e seri avvocati che ho avuto l’onore di conoscere...