Basta con i precari nelle scuole. Lettera aperta al Ministro
No, non servono nuove materie scolastiche. Non serve un programma di “educazione emotiva”. Ciò che serve è rafforzare, consolidare e migliorare quello che già esiste
No, non servono nuove materie scolastiche. Non serve un programma di “educazione emotiva”. Ciò che serve è rafforzare, consolidare e migliorare quello che già esiste
La richiesta periodica di materie aggiuntive sembra ignorare il fatto che Omero, Dante, Shakespeare, Pascal, Kant, Arendt, Leopardi ecc., hanno già molto di serio da dire su emozioni, affetti, doveri, diritti, bene e male, sessualità
Fragilità o debolezza?
Il 18 settembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge di istituzione della filiera formativa teconologico-professionale
A proposito di una recente sentenza
È esattamente anche per questo che esiste “Il Pensiero Storico”: testimoniare la presenza tenace di una opposizione di pensiero che si fa vita pratica in tutti quei docenti che resistono alla dissoluzione della relazione educativa, paidetica
All’interno della scuola italiana la Bibbia dovrebbe occupare uno spazio ampio e determinato magari rientrando tra i testi da proporre per una crescita globale e integrale della personalità dei discenti
pensare che abolendo i voti serva ad aiutarli ad affrontare la scuola con maggior convinzione e sicurezza mi sembra una enorme sciocchezza. Di tutto hanno bisogno i nostri adolescenti e giovani salvo abituarli a non fare i conti con la realtà, soprattutto quando è fatta anche di difficoltà, alle quali finiamo per cedere se chi dovrebbe educarci ci aiuta a scansarle
Poche settimane fa, il Garante della Privacy ha provvisoriamente fermato la nuova epidemia che stava diffondendosi velocissimamente: la smania di smanettare con ChatGPT. Cosa indichi questa sigla è ormai cosa nota a tutti: è un chatbot...
L’idea che la società capitalistica postfordista ha della scuola è ancora quella di una fabbrica che dovrebbe produrre a sua volta lavoratori e consumatori, sulla falsariga delle società giapponese, cinese e americana