Il caso Semmelweis e i filosofi analitici
Semmelweis (1818-1865), il famoso medico ungherese, si rese conto che, lavando le mani ai medici nel suo ospedale di Vienna, calavano le morti tra le puerpere
Semmelweis (1818-1865), il famoso medico ungherese, si rese conto che, lavando le mani ai medici nel suo ospedale di Vienna, calavano le morti tra le puerpere
Un teorema studiato perché è elegante o una poesia letta perché è bella, è forse il gusto più urgente da insegnare per accompagnare alla libertà
È il caso di rimodulare l’agenda filosofica: “verità”, “persona”, “storia”, “libertà”, “democrazia”, sono solo alcuni dei temi che attendono di essere ripensati. Ancora una volta? Sì, ancora una volta. Le grandi questioni, infatti, diceva Nicolás Gómez Dávila, non hanno una soluzione, hanno una storia
A costo di dispiacere agli attuali egalitaristi dello spirito, affermiamo che tra le opere dell’ingegno umano esiste una gerarchia; che una scala dei valori è perennemente possibile ed anzi doverosa
Ma perché questa ritrosia e fatica ad affermare la realtà, a farci imporre il metodo dall’oggetto? Cos’è che ci suscita così tanta avversione da indurci piuttosto a preferire una lotta contro l’evidenza che ci vede inevitabilmente perdenti già in partenza?