Il mito di Orfeo ed Euridice per Pavese, Bufalino e Calvino
Il mito greco di Orfeo ed Euridice riletto da tre grandi scrittori italiani del Novecento: Pavese, Bufalino e Calvino
Il mito greco di Orfeo ed Euridice riletto da tre grandi scrittori italiani del Novecento: Pavese, Bufalino e Calvino
Il libro intende fornire al lettore le griglie mentali e culturali entro le quali gli uomini del Medioevo vivevano e rispetto alle quali lo sviluppo delle tecniche di navigazione e l’utilizzo di portolani e carte nautiche, diede avvio ad un processo di razionalizzazione in grado di modificare la percezione del mare quale luogo misterioso, suscitatore di timori e terrore
La richiesta periodica di materie aggiuntive sembra ignorare il fatto che Omero, Dante, Shakespeare, Pascal, Kant, Arendt, Leopardi ecc., hanno già molto di serio da dire su emozioni, affetti, doveri, diritti, bene e male, sessualità
Nell’ordine perfetto delle forze che governano il mondo, la mitologia greca e la tragedia eschilea mostrano con Prometeo l’esistenza di una di esse
Ma perché questa ritrosia e fatica ad affermare la realtà, a farci imporre il metodo dall’oggetto? Cos’è che ci suscita così tanta avversione da indurci piuttosto a preferire una lotta contro l’evidenza che ci vede inevitabilmente perdenti già in partenza?
Dare parola e immagine alla sofferenza significa trasformare il dolore in storia