La politica e il virus
Cosa il Covid dovrebbe averci insegnato, almeno in politica
Cosa il Covid dovrebbe averci insegnato, almeno in politica
Da tempo fuori commercio, torna meritoriamente disponibile in edizione ampliata un moderno classico della letteratura politica italiana
Quanta storia e quante teorie, presenti e future, in quel «pazzoide guazzabuglio politico avveniristico» che è il romanzo fanta-apocalittico di Vincenzo Fani Ciotti, in arte Volt
Pochi concetti nella storia della cultura, della politica e del pensiero occidentali hanno attirato tanti, e tanto conflittuali e infruttuosi, tentativi di definizione quanto quello di libertà.
Nella lecture con la quale nel 1883 assumeva la cattedra di Corpus Professor of Jurisprudence a Oxford appartenuta a Sir Henry Maine, Frederick Pollock sosteneva che il metodo storico e l’evoluzionismo erano la stessa dottrina applicata rispettivamente...
La vita di Spirito è un «documento» delle «contraddizioni e dei travagli del suo secolo». E "L’avvenire della globalizzazione" viene ora a confermarlo.
Giovanni Borgognone dedica America bianca. La destra reazionaria dal Ku Klux Klan a Trump (Carocci, Roma 2022) alla ricostruzione della storia e del carattere ideologico del nazionalismo bianco americano, inteso quale risposta reazionaria alle trasformazioni sociali e alle minacce che esse costituirebbero per i valori, i modi di vita e i privilegi di una molto spesso idealizzata comunità bianca.
Pubblicata originariamente nel 2001, a oltre venti anni di distanza torna, riveduta e ampliata, la biografia dedicata da Giordano Bruno Guerri a Ernesto Buonaiuti (1881-1946). Se nella prima edizione Buonaiuti era descritto come “eretico e profeta”...
A testimonianza dell’interesse che va facendosi largo anche in Italia nei confronti dell’opera del britannico Michael Oakeshott, è ora disponibile Lezioni di storia del pensiero politico (Jouvence, Milano 2021, pp. 540), curato e tradotto da Spartaco Pupo...
In una lettera del 1991, a proposito di Hannah Arendt, scomparsa da oltre tre lustri, l’ottantunenne Isaiah Berlin confessava: «È davvero la mia bête noire […]. Guardo a lei proprio come a ciò che detesto maggiormente». Per parte sua, la filosofa si era sempre limitata a ricambiarlo con indifferenza o con sospetto.