Antifascismo eterno
Perché il fascismo, irrimediabilmente morto nella primavera del 1945, continua ad alimentare l’antifascismo?
Perché il fascismo, irrimediabilmente morto nella primavera del 1945, continua ad alimentare l’antifascismo?
Nel centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti
Per la costruzione di una scienza politica anarchica
Non è tanto la vicenda di Berlusconi a raccontare l’autobiografia di una nazione, quanto ciò che ne è stato detto e scritto da una generazione che ne è stata protagonista, da una parte o dall’altra della barricata
Gobetti e Amendola hanno ricoperto un ruolo fondamentale nel percorso di tutti gli antifascisti liberali e democratici, lasciando una traccia indelebile nei percorsi personali e in generale nella storia dell’antifascismo, così come nelle culture politiche laiche e anche social-comuniste...
Il libro mette assieme una massa davvero significativa di fonti per cercare di penetrare nei pensieri e nei sentimenti degli italiani davanti ai trionfi e alla rovina del fascismo...
Il volume, che inaugura la collaborazione editoriale tra Viella e la Fondazione Brigata Majella, riporta gli interventi dell’omonimo convegno nazionale di studi, tenutosi a Pescara...
Qualche tempo fa in rete girava una breve divertente boutade, «un esempio su come ragionano le persone di sinistra». Eccola: «Ragazzo: “Per me le donne non hanno alcun diritto e i gay devono essere impiccati”. Ragazza: “Ma che razza di primitivo fascista ignorante sei!”. Ragazzo: “No, io sono musulmano e questa è la mia idea religiosa”. Ragazza: “Oh! Scusami tanto! Spero che tu non pensi che io sia islamofoba!”».