Su risentimento e sospetto non cresce la democrazia
Passando in rassegna le principali teorie politiche sulla democrazia prodotte nel primo scorcio del XXI secolo, si scopre che chi di sfiducia ferisce, di sfiducia perisce
Passando in rassegna le principali teorie politiche sulla democrazia prodotte nel primo scorcio del XXI secolo, si scopre che chi di sfiducia ferisce, di sfiducia perisce
A leggere l'esortazione apostolica dell’attuale Pontefice, "Laudate Deum", sembra di avere di fronte uno scritto che potrebbe essere uscito dalla penna di un qualunque leader politico, piuttosto che un testo critico misurato e ponderato, di carattere religioso
Antifascista, anticomunista, liberale e conservatore, l'originale sguardo di Mario Vinciguerra sull'Italia dei partiti dal Risorgimento agli anni '60
Flavio Felice cura ed introduce un volume a più mani in cui si mostra come "sono conservate più informazioni politiche, economiche e sociali in una sola pagina di un classico della letteratura che in tutti i trattati di scienze sociali che siano mai stati scritti"
Böckenförde parve a molti un pensatore prigioniero del passato. Giudichi il lettore se quest’ultimo quarto di secolo abbia confermato o smentito le analisi e i timori dell’illustre giuspubblicista tedesco
Partendo dal recente caso di Indi Gregory, un abbozzo di riflessione su dove inizi il liberalismo e dove finisca il diritto di libertà
È il caso di rimodulare l’agenda filosofica: “verità”, “persona”, “storia”, “libertà”, “democrazia”, sono solo alcuni dei temi che attendono di essere ripensati. Ancora una volta? Sì, ancora una volta. Le grandi questioni, infatti, diceva Nicolás Gómez Dávila, non hanno una soluzione, hanno una storia
Restaurare una cornice morale condivisa, il centro vitale, contrastando la frammentazione e la polarizzazione accentuatesi negli ultimi decenni, dunque, è il presupposto per la pacifica declinazione di concezioni di vita e attitudini politiche differenti, ma capaci di contribuire al miglioramento della società
Istituzioni e uomini, recita l’eloquente sottotitolo del volume di Gerardo Nicolosi, studioso consapevole dell’importanza del fattore umano nell’analisi della storia, specialmente di realtà organizzative e operative in settori cruciali della convivenza interna ed internazionale quale è la diplomazia, chiamata da sempre ad essere depositaria delle competenze tecniche atte a definire e preservare l’interesse generale di una comunità statale
Il cinema diventa sì specchio su cui la società osserva le proprie difformità e conformità, ma si fa anche potenziale catalizzatore di processi ancora in itinere