Montessori e l’educazione progressista americana
Il primo viaggio di Maria Montessori negli Stati Uniti, alla fine del 1913, fu contornato da vasta curiosità e da alte aspettative riguardo alla sua persona e al suo metodo pedagogico
Il primo viaggio di Maria Montessori negli Stati Uniti, alla fine del 1913, fu contornato da vasta curiosità e da alte aspettative riguardo alla sua persona e al suo metodo pedagogico
Negli ultimi mesi è stato pubblicato un libro importante
Un teorema studiato perché è elegante o una poesia letta perché è bella, è forse il gusto più urgente da insegnare per accompagnare alla libertà
Come mai negli Stati Uniti il liberalismo, a lungo considerato sinonimo di progressismo e osteggiato solo dai difensori dello status quo, aveva finito per essere screditato perché giudicato pavido nei riguardi del cambiamento sociale?
La questione non si risolve con l’abbattimento dei contesti e di parte dei pensatori iconizzati
Per la pensatrice americana si potrebbe forse dire che la libertà è più una liberazione dai vincoli, dai fardelli, dagli stessi limiti che la natura impone all’uomo, che un’esperienza faticosa e insolubile