La chiacchiera ha dannato il mondo; la parola lo salverà. Omaggio a Karl Kraus
Per Kraus l’artista è colui che sta dall’altra parte della vita. Colui che salvando dalla vita, salva la vita. Il suo odio è in realtà un’epifania d’amore
Per Kraus l’artista è colui che sta dall’altra parte della vita. Colui che salvando dalla vita, salva la vita. Il suo odio è in realtà un’epifania d’amore
Per chi lo ama avviene con Cioran un’alchimia fantastica, una corrispondenza magica, elettiva
A costo di dispiacere agli attuali egalitaristi dello spirito, affermiamo che tra le opere dell’ingegno umano esiste una gerarchia; che una scala dei valori è perennemente possibile ed anzi doverosa
Un incisore di sentenze inaudito ed estremo ha abitato nelle viscere dell’America Latina, traversando in penombra il secolo ventesimo, tra il 1913 e il 1994
Non credo
Soltanto a un uomo ridicolo potrebbe venire in mente di scrivere ancora su Kafka. A me è venuto in mente. Quindi sono un uomo ridicolo.
«Attendo la morte con impazienza ed arrivo ad augurarmi il decesso di mio padre, poiché non oso uccidermi prima che lui se ne vada. Il suo corpo ancora non sarà freddo quando io non sarò più al mondo». Così aveva scritto Albert Caraco in "Ma confession". E così fece.
Partiremo da questo assunto: ancorché molti ignobilmente vi si ci cimentino, quello aforistico è un genere nobile. La vita stessa, del resto – mi sia appunto perdonata l’inguaribile propensione aforistica –, sarebbe una nobile attività anzichenò, quantunque troppi ne facciano strame...