Damiano Bondi (1985) è dottore di ricerca in filosofia. Attualmente è assegnista di ricerca di Filosofia morale presso il Dipartimento di Economia, Società, Politica dell’Università degli Studi di Urbino. Svolge anche attività di ricerca presso la Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona. Tra le sue pubblicazioni: La persona e l'Occidente. Filosofia, religione e politica in Denis de Rougemont (Milano, 2014); Fine del mondo o fine dell'uomo? Saggio su Ecologia e Religione (Verona, 2015); Etica per la persona. Natura, libertà, felicità (Milano, 2023).
La scienza naturale pura non esiste, se non per coloro che ne fanno una religione. Chi non è ossessionato dalla ricerca spasmodica della purezza — ideale proprio di uno gnostico spiritualista, meno adatto a definire uno studioso di realtà materiali —, sa bene che la scienza è opera di scienziati, dunque di uomini, e che le opere degli uomini sono sempre intrise di ideologia, comprese nella storia, fondate su presupposti valoriali. Se questo vale per ogni scienza naturale, a maggior ragione vale per l’ecologia, sul cui statuto epistemologico il dibattito è tutt’altro che pacifico…
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