Ivo Stefano Germano è docente di Media digitali e Strategie della comunicazione politica e istituzionale presso l'Università del Molise. È autore di numerosi saggi e articoli scientifici, nonché monografie, tra cui: #Quartierinogauchecaviar. Sneackers rosse eppur bisogna andar, Pendragon, Bologna 2018; Aside Story. La fatica delle vacanze (con S. Borgatti), goWare, Firenze 2017; New Gold Dream. E altre storie degli anni Ottanta (con D. Masotti), Pendragon, Bologna 2013.

Messa cantata doveva essere e messa cantata fu. Manzonianissimo Fabio Fazio che tronca e sopisce, sopisce e tronca ogni vago sospetto d’“untrice di tutti i pandori in beneficenza nel mondo”. Lei risponde con incipit da Fruttero e Lucentini: “improvvisamente una storia piccola così”. Da bambina, voleva fare la modella che “Signora mia fa tanto connessione sentimentale con chi, da casa, la sta seguendo sul divano, con la copertina sulle ginocchia e tanto junk food a portata di mano”.
La sintassi televisiva, tuttavia, impone di ricordare ciò che si è visto e stop. Chiara Ferragni, pare ghostata dalla storia e alle prese con la ruvida cronaca che, in questo paese da Lello Luttazzi in poi, tende a seguire le strettoie del mattinale da questura, anziché la comédie humaine del cuore infilzato dai followers di “nostra signora d’Instagram”. Che, per mettersi avanti coi compiti, ad un certo punto, ammonirà, prima a se stessa, poi alla platea che “i social non sono tutto” (Adorage).

Immancabile il melodramma: il kleenex al posto della gelida manina. Determinante la robe du role, metà catechista, metà dirigente scolastica con ambizioni.

Ancora più determinante, la constatazione che nel 2024 l’Italia tutta si rispecchia nella tuta, in versione gold nella canzone di Mahmood, oppure, grigia per Chiara Ferragni. Si tratti di serie televisive o di talk-show basta essere in tuta. Un tempo capo privilegiato di Gianni Boncompagni. Anche per vestirsi comoda. Trovarsi comoda nei “fraintendimenti”.

Poche ore prima, altro cuore, altro programma, Barbara D’Urso a Domenica In. Das Boot che riemerge dai mari del recente passato nella televisione pomeridiana. Il vero breviario quotidiano di un paese in tuta. Un giorno di questi ve lo spiego. Ciao.

P.S.: Magari, una volta trascorsi i “giorni tosti” Chiara Ferragni, dopo tempo immemore, avrà l’occasione di godersi qualche giorno in beata solitudine. Nemesi minima, ma pur sempre, nemesi.

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