Nella lingua di Proust dondola il Tempo
Il tempo è un argomento fondamentale per chi scrive. O meglio: la sua (eventuale) flessibilità. Per quale motivo?
Il tempo è un argomento fondamentale per chi scrive. O meglio: la sua (eventuale) flessibilità. Per quale motivo?
Da quando è uscita la notizia è un profluvio di interventi e polemiche contro quella parola, “merito”, o contro il suo uso distorto in termini di “meritocrazia”...
Un fatto è
Viviamo nella metropoli come forme gelatinose inchiodate su un tapis roulant. Dunque questa raccolta di Giorgio Anelli si spiega, descrive e critica esattamente sul solco del magistero baudelairiano...
Sono venuti a cercarlo. Chi? O meglio, che cosa? I fatti tragici e criminali della storia della prima metà del Novecento. Destinatario: Albert Camus...
Questa è (anche) la storia di quando il liberalismo scoprì definitivamente di non poter più coniugarsi con il conservatorismo...
Una certa globalizzazione è pandemica. L’impresario è vittima di se stesso. Quale individuo moderno e civilizzato non ha un’identità internazionale di utente di telefonia mobile? Chi vuole comandare ha da essere analogico. Sottraendosi quel tanto che basta, fuoriesce, sta fuori e sopra il groviglio. Vigila e controlla. L’Homo Sapiens domina ancora sul Digitans.
Un romanzo fu scritto dopo e parlò prima, anzi subito. Un altro fu scritto prima e parlò dopo, anzi oggi.
A favore della verità. In letteratura, soprattutto. A fiutare dove e come stanno esattamente le cose. A scovare quel che passa nell’anticamera del cervello, a scavare nei meandri più oscuri del cuore, mettendolo a nudo. Aprire varchi per spiragli di luce, sfondare sottosuoli dell’anima per farne fuoriuscire il nero più torbido...
Quali sono le differenze tra la mitologia greca classica e la mitologia giapponese, sempre che sia corretto denominarla in tal modo?