Recensione a S.B. Galli, Václav Havel. Una rivoluzione esistenziale
Ci sono al
Ha ragione Gennaro Malgieri. Sì, è vero, negli ultimi cinquant’anni Yukio Mishima è diventato un mito, non solo letterario. I suoi romanzi sono tradotti e letti in tutto il mondo. «Tuttavia – osserva Malgieri – chi può dire di comprendere totalmente la sua concezione politica, la sua estetica civile, la sua domanda di bellezza nel tempo dell’orrore metafisico e dell’immaginario volgare?...
Una strana e tormentata dichiarazione d’amore. Strana perché inizia con l’ammissione che il primo impatto con la città, nell’ormai lontano autunno del 1995, fu traumatico e persino respingente. Non fu insomma il classico colpo di fulmine, perché Hong Kong è complessità caotica e faticosamente penetrabile da occhio occidentale...
Il nucleo incandescente di un esaedro. Questo è Giovanni Gentile sul finire dell’Ottocento, giovane neolaureato in filosofia presso la prestigiosa Scuola Normale di Pisa. L’esaedro è un poliedro con sei facce piane poligonali. Viene alla mente questo solido geometrico osservando l’immagine di copertina scelta per illustrare il più recente libro di...
Quanto mai attuale il tema che riunisce i ventuno saggi pubblicati in un volume curato da Carmelo Calabrò e Mauro Lenci e uscito qualche anno fa per l’editore Rubbettino (La democrazia liberale e i suoi critici). Quanto mai utile porre l’attenzione sulle critiche rivolte alla democrazia liberale...
La lezione di Hegel produsse molti allievi, discepoli di un insegnamento tanto influente quanto discusso e discutibile, ovvero reinterpretabile come ogni sistema di pensiero grande, indubbiamente denso, intenso e fecondo di ulteriori sviluppi. La “scuola” hegeliana si divise così in una corrente di “destra” e una di “sinistra”...
È lo stess
Tecnica, ragione e fede. Siamo giunti ad un’epoca in cui la potenza tecnologica fanatizza l’uomo, mentre la religione, segnatamente qui ci riferiamo a quella cristiana cattolica, può rendere l’uomo più ragionevole. Un’epoca inedita, in cui la tecnica può inebriare fino al delirio di onnipotenza, mentre la religione può ricondurre al principio di realtà e renderci “fedeli alla terra”, confutando Nietzsche, rovesciato nella sua tesi.
Erano i primi anni Novanta e ricordo come fosse ora una pagina di quotidiano da cui mi balzò agli occhi una frase di Régis Debray: “gli oggetti si globalizzano, i soggetti si tribalizzano”. Fulminante. Il fenomeno era dunque già in atto, e ben chiaro a chi voleva vederlo. Non dimentichiamo che dal 1991 era scoppiato l’inferno delle guerre nell’ormai ex-Jugoslavia, e proprio in quell’esordio di ultimo decennio del ventesimo secolo salirono alla ribalta anche in Italia gli studi dell’antropologo e sociologo britannico Anthony D. Smith, il quale parlava di “revival etnico” delle nazioni...