Il cinema e l’ontologia del materno e della differenza. Pasolini, Sokurov, Almodóvar
Madri non si nasce, si diventa quando ci si apre all'amore che non chiede nulla in cambio: all'amore che, come la rosa di Silesius, è senza perché
Madri non si nasce, si diventa quando ci si apre all'amore che non chiede nulla in cambio: all'amore che, come la rosa di Silesius, è senza perché
Con il capitalismo si sono formati veri e propri miti moderni la cui funzione è sempre quella di omologare le società e le comunità sempre più atomizzate e disgregate
«… ed io non vedo più la realtà». Così cantava Anna Oxa. Sanremo 1978. C'è un'analogia con la condizione dell’uomo contemporaneo...
25 novembre 1970. Questa data evoca subito il gesto estremo di quell’estremista dell’arte e del pensiero che fu Mishima Yukio. Tutt’ora un enigma; per quanto lo si voglia scandagliare, tale egli resta. E continua ad interrogarci.
La Grecia antica è stata da sempre un’ossessione per Pasolini: sia in quanto serbatoio di miti e di racconti, sia come metafora della civiltà contadina...
A favore della verità. In letteratura, soprattutto. A fiutare dove e come stanno esattamente le cose. A scovare quel che passa nell’anticamera del cervello, a scavare nei meandri più oscuri del cuore, mettendolo a nudo. Aprire varchi per spiragli di luce, sfondare sottosuoli dell’anima per farne fuoriuscire il nero più torbido...
Il 5 marzo 1922 nasceva il grande artista friulano, Pier Paolo Pasolini, ogni definizione è riduttiva per una figura che ha saputo lasciare contributi rilevanti nei vari campi artistici, dalla poesia al romanzo, dal cinema alla pittura, dalla saggistica al teatro, insomma una figura rinascimentale...