Vecchi giovani docenti
L'aggiornamento della didattica a scuola deve far rima con intrattenimento, divertimento e appiattimento sulla moda del momento?
L'aggiornamento della didattica a scuola deve far rima con intrattenimento, divertimento e appiattimento sulla moda del momento?
A contestare il dominio della demagogia dei nostri disgraziati tempi che coinvolgono tutte le strutture del nostro sistema sociale, a partire dalle famiglie e dalle loro responsabilità nel diseducare i propri figli rispetto a quei valori e principi educativi che dovrebbero sostenere la nostra vita sociale
È esattamente anche per questo che esiste “Il Pensiero Storico”: testimoniare la presenza tenace di una opposizione di pensiero che si fa vita pratica in tutti quei docenti che resistono alla dissoluzione della relazione educativa, paidetica
L’idea che la società capitalistica postfordista ha della scuola è ancora quella di una fabbrica che dovrebbe produrre a sua volta lavoratori e consumatori, sulla falsariga delle società giapponese, cinese e americana
È scoppiata, puntuale, la polemica sui compiti a casa
L'Autore evidenzia, tra l'altro, come le didattiche tradizionali non siano da rifiutare pregiudizialmente, a vantaggio delle tante accattivanti, almeno nelle definizioni formali, pratiche innovative. Vale il principio che il buon insegnante è quello che si aggiorna soprattutto tramite un serio confronto tra pari e che usa «tutte le strategie a disposizione, adattandole al contesto, alla sua classe e agli obiettivi di apprendimento che si pone»
Le chiacchiere sui voti a scuola (nella grottesca discussione sul valore aureo del numero quattro) rappresentano l’epifenomeno della crescente tendenza verso l’abolizione della figura del docente
Il problema vero consiste nel rivedere completamente il nostro sistema educativo e la sua piena organizzazione: dalla Scuola dell’infanzia all’Università, perché la decadenza dell’istruzione è tale da negare perfino un senso a molti di quelli che la frequentano...
Anche stavolta alla fine di un governo che pur si è mosso su molti fronti con la consapevolezza che rispetto alla seria e perfino drammatica crisi di questi ultimi anni si dovesse legiferare anche pensando al futuro, il dicastero che ne esce malconcio, manco a dirlo, è quello dell’istruzione.
Perché un sistema scolastico arrivi a dare una sua identità culturale, sociale ed economica ad un Paese occorrono almeno due decenni e tante risorse...