Nicolò Bindi (1991) si è laureato in Filologia Moderna all’Università degli studi di Pisa, discutendo una tesi su “Teoria e pratica del futurismo. Palazzeschi, Marinetti, Soffici”. Interessato principalmente agli aspetti stilistici, metrici e linguistici, sta concentrando le sue ricerche letterarie soprattutto sugli autori delle avanguardie storiche e del modernismo italiano ed europeo. Collabora con diverse associazioni culturali. È docente presso l'Istituto "Francesco Datini" di Prato.
Conduttore: Buonasera a tutti i telespettatori e benvenuti al nuovo appuntamento con Sesta colonna bianca. Si prospetta una puntata di fuoco, con tanti ospiti, tante polemiche… ma prima: pubblicità!
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(Una voce fuori campo parla di superare i limiti e poi viene fuori un’auto che se superi i limiti di velocità lo vedi che multone ti arriva)
(Persona famosa random, pagata per suggerirti di acquistare un prodotto random, ti suggerisce di acquistare un prodotto random)
(Una tizia bellissima ti dice di rimanere te stessa, e poi si spruzza chili di profumo addosso)
FINE PUBBLICITÀ
Conduttore: Eccoci tornati a Sesta colonna bianca! Tanti temi, tanti ospiti… Inizieremo parlando del tema caldo della giornata, che adesso però non ricordo… un attimo… (prende il telefonetto). Allora… il picco dei contagi del COVID era lunedì… l’omofobia era ieri… Ah, eccolo qui! Le baby gang! Esistono davvero le baby gang? Oppure sono un costrutto sociale dei vecchi bigotti idioti che popolano le città? Ne parleremo con un parlamentare sconosciuto di sinistra, due attori un po’ famosetti che se vogliono continuare a lavorare devono esprimere opinioni di sinistra, un podologo e il rappresentante più imbarazzante che siamo riusciti a trovare del mondo della destra, credo sia un giornalista. Ma prima, la pubblicità!
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(Fanno vedere della pasta fatta a mano, ma alla fine si scopre che è quella che compri al supermercato)
(È come il sugo della nonna, ma non è il sugo della nonna)
FINE PUBBLICITÀ
Conduttore: Eccoci tornati! Cominciamo senza indugio con il tema caldo della giornata, che nel tempo della pubblicità è cambiato: il governo otterrà la fiducia, o ci saranno elezioni anticipate? La platea è quella di prima, ma al posto del podologo – che salutiamo – abbiamo inserito un rappresentante dei consumatori. Cominciamo proprio da lei: che ne pensa?
Rappresentante dei consumatori: Mah, io credo…
Giornalista di destra: Ah, ma bravo! Lei crede! E i numeri? Eh? Che diciamo dei numeri?
Conduttore: (sulla voce del giornalista) Piano, non accavallatevi!
Giornalista di destra: (a sua volta sulla voce del conduttore) posso dire solo una cosa? Poi mi taccio!
Conduttore: Beh, ce la dirà dopo, perché il tempo è tiranno e adesso abbiamo la pubblicità!
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(Un gatto mangia il salmone, ed è felice. Chissà se lo sarà altrettanto mangiando i croccantini.)
(Sembrava la pubblicità di un profumo, invece è la pubblicità di un gelato.)
FINE PUBBLICITÀ
Conduttore: Eccoci qua! Vediamo il filmato, montato da Irma D’Alessio.
(Gira un servizio di un minuto e mezzo)
Conduttore: (rivolto al parlamentare di sinistra) Come ci commenta questo servizio?
Parlamentare di sinistra: Ma… era il filmato di un matrimonio?
Conduttore: Sì, quello di mia sorella, per la precisione. Questo è il trailer del filmato integrale. Da quel che ha visto, non ha trovato il vestito dello sposo un po’ troppo rigido?
Parlamentare di sinistra: Beh, certamente. Ma questo non ci deve stupire: la pericolosa deriva di una “certa” destra – la peggiore destra d’Europa – porta inevitabilmente a certe cadute di stile. “Certi” personaggi dovrebbero capire che il paese, quello reale, delimitato nel centro di Milano e su alcune spiagge di Capalbio, non è più quello del Ventenn… ma signor conduttore, quanto devo andare avanti qui? Perché nessuno mi sta parlando sopra? Qui si capisce tutto quello che dico! È una vergogna!
Conduttore: signor giornalista di destra… ma che fa? Perché non ha parlato sopra al nostro ospite?
Giornalista di destra: Ah, scusate! È che sono pure collegato con Sesto grado – Omicidi parzialmente risolti e stavo parlando sopra a un criminologo…
Parlamentare di sinistra: Ma un po’ di professionalità, perdiana! Ho praticamente finito tutto il repertorio e siamo solo a inizio puntata. Mi rimane solo “Siamo tornati al medioevo”.
Conduttore: Se la tenga la frase, onorevole! Se la tenga! Ce la dice dopo la pubblicità!
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(Stesse pubblicità di prima, ma mescolate: un tizio che parla di superare i limiti, e poi mangia un gelato; un gatto fa la pasta fatta in casa e la vende al supermercato; una donna bellissima mette quintali di profumo nel sugo della nonna)
FINE PUBBLICITÀ
Conduttore: eccoci tornati! Andiamo dai nostri attori. Di cosa volete parlare? Argomento a piacere?
Attore 1: Io ci tenevo a dirle che il razzismo è una cosa brutta e pure ogni tipo di discriminazione lo è altrettanto. Ora posso promuovere il mio spettacolo mediocre a teatro fatto tanto per dire “Ehi sono bravo, recito a teatro!”?
Conduttore: Ma naturalmente! Dal venti maggio al cinema!
Attore 1: Ma veramente sarebbe a tea…
Conduttore: E lei, altro attore idolo delle teenager – almeno per ora – di cosa ci parla?
Attore 2: Io mi sono un po’ perso…
Conduttore: Si prenda il suo tempo! Andiamo dal rappresentante dei consumatori intanto! Cosa sta consumando?
Rappresentante dei consumatori: Mah, io mi sarei anche consumato le pa…
Parlamentare di sinistra: (sopra alla voce del rappresentante) Ah bravo! Ma che siamo tornati, al medioevo?
(Applauso in studio)
Conduttore: Si calmi onorevole, si calmi! Che parole!
Attore 2: (prorompe) Ecco quello che dovevo dire! (Ha un copione in mano, ma è quello sbagliato: sulla prima pagina, si scorge il titolo della celebre telenovela Amore al tempo del Ventennio) Da quanto leggo, devo gridare: Viva il DV…”
Conduttore: Aah, mi spiace interromperla qua, ma il tempo ci è tiranno! Siamo arrivati alla fine anche di questa puntata! Cari telespettatori, ci sono stati scontri, ci sono stati malumori, così come dev’essere, e noi ci rivediamo domani, stesso posto e stessa ora, per dare il nostro piccolo contributo alla Pubblicità… pardon… alla comunità. Lasciamo dunque la linea a un mio collega random per un altro talk di approfondimento, assolutamente uguale a questo, ma che dura molto di più. Buona serata!