Giuseppe Lubrino (1990) ha conseguito Laurea Magistrale in Scienze Religiose con indirizzo pedagogico-didattico nel 2017 presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale all’Issr. “G. Duns Scoto” di Nola-Acerra. Ha discusso una dissertazione scritta dal titolo L’Educazione nel pensiero di Joseph Ratzinger. Una pedagogia del cuore. Attualmente insegna Religione Cattolica presso la Scuola Secondaria di secondo grado: “Iti.Marconi-Galilei” a Torre Annunziata (Na). Appassionato di Teologia biblica, approfondisce i suoi studi sul pensiero e l’opera di J. Ratzinger e sulla paideia cristiana.
La miniserie Adolescence, un’opera britannica ora in onda su Netflix, è un’intensa esplorazione del mondo oscuro e complesso dell’adolescenza moderna. Ideata da Jack Thorne e Stephen Graham, due nomi di spicco nel panorama televisivo britannico, e diretta con maestria da Philip Barantini, la serie si immerge in una trama ricca di suspense e di riflessioni profonde.
Al centro della storia c’è l’omicidio di Katy, un evento tragico che sconvolge la vita di una comunità e getta un’ombra cupa sul mondo dei suoi coetanei. L’indagine sull’omicidio diventa un’occasione per svelare le dinamiche nascoste del bullismo e del cyberbullismo, fenomeni che affliggono i giovani di oggi in modo sempre più pervasiva.
La serie non si limita a denunciare questi mali, ma li analizza a fondo, mostrando come le pressioni sociali, le insicurezze e la sete di approvazione possano condurre a comportamenti distruttivi. Adolescence si addentra anche nel mondo degli “incel”, una comunità online di ragazzi che si definiscono “celibi involontari” e spesso esprimono ideologie discriminatorie e violente nei confronti delle donne. Questa sottotrama aggiunge un livello di complessità e attualità alla serie, invitando lo spettatore a riflettere su temi di mascolinità tossica, discriminazione di genere e isolamento sociale.
La serie è stata accolta con grande entusiasmo dalla critica internazionale, apprezzata per la sua scrittura incisiva, la regia impeccabile e la capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e intelligenza. Adolescence è un’opera che non lascia indifferenti, che scuote e fa riflettere, e che sicuramente lascerà un segno profondo nello spettatore. I fenomeni di autolesionismo, disturbi alimentari e isolamento sociale tra i giovani sono in preoccupante aumento. L’esplosione di comunità online che cercano di “virtualizzare” l’esistenza stessa è un fenomeno che non può più essere ignorato dagli esperti.
Alla luce di queste acquisizioni, ci si chiede se non sarebbe opportuno, nei luoghi deputati all’educazione come famiglia e scuola, iniziare a sensibilizzare i giovani con maggiore incisività sui rischi e i pericoli che queste realtà rappresentano per la loro vita. L’insegnamento della religione cattolica (IRC), se proposto in modo efficace, può essere un valido strumento per aiutare gli adolescenti a trovare il loro posto nel mondo. Questa fase della vita è delicata e complessa, spesso caratterizzata da un forte senso di inquietudine. È un periodo cruciale per la crescita personale, in cui i giovani si interrogano su chi vogliono essere e su quale strada intraprendere.
L’IRC può fornire un contesto stimolante per rilanciare le domande di senso, spingendo i ragazzi a riflettere e a costruire la propria identità personale in modo consapevole e maturo. Riaccendere l’interesse per le grandi domande esistenziali può contribuire a contrastare l’influenza di alcune subculture che, con i loro messaggi negativi, possono ostacolare la crescita e la maturazione dei giovani.