Matteo Anastasi (1989) è dottorando di ricerca in Scienze dell’Economia Civile presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA) di Roma con un progetto su “Fascismo, sport e identità nazionale. Gli stadi di calcio come veicolo di propaganda e strumento di consenso popolare”. È cultore della materia in Storia Contemporanea presso l’Università Europea di Roma. I suoi interessi di ricerca sono relativi alla storia contemporanea e alla storia delle relazioni internazionali, con particolare riferimento alla storia della politica estera italiana e alla storia dello sport. È socio della SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea), del CESH (European Committee for Sports History) e della SISS (Società Italiana di Storia dello Sport). Fra le sue recenti pubblicazioni: Salvatore Contarini e la politica estera italiana (1891-1926), Roma, Aracne, 2017.

Abstract
Antonio Gramsci was an all-round intellectual. In his life as a thinker there are also incisive reflections on sport, contrary to what is maintained by a certain historiography, especially Anglo-Saxon, according to which the interest of Gramsci for sport would have been «close to nill». A following of fans in Italy numerically important already at the beginning of the ‘900 and that, in the period between the two wars, would focus mainly on football, elected by the regime of Mussolini to national sport. Football, and its confrontation with the game of cards, specifically with the scopone, is the subject of an acute systematization that appeared on «L’Avanti» in 1918, behind which lies an interesting analysis of the paradigms of liberty and democracy.

Keywords: Fascism, Sport, Antonio Gramsci, Football, Scopone.


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