La Bibbia a scuola? Parliamone grazie a Dante
All’interno della scuola italiana la Bibbia dovrebbe occupare uno spazio ampio e determinato magari rientrando tra i testi da proporre per una crescita globale e integrale della personalità dei discenti
All’interno della scuola italiana la Bibbia dovrebbe occupare uno spazio ampio e determinato magari rientrando tra i testi da proporre per una crescita globale e integrale della personalità dei discenti
pensare che abolendo i voti serva ad aiutarli ad affrontare la scuola con maggior convinzione e sicurezza mi sembra una enorme sciocchezza. Di tutto hanno bisogno i nostri adolescenti e giovani salvo abituarli a non fare i conti con la realtà, soprattutto quando è fatta anche di difficoltà, alle quali finiamo per cedere se chi dovrebbe educarci ci aiuta a scansarle
L’idea che la società capitalistica postfordista ha della scuola è ancora quella di una fabbrica che dovrebbe produrre a sua volta lavoratori e consumatori, sulla falsariga delle società giapponese, cinese e americana
Poche settimane fa, il Garante della Privacy ha provvisoriamente fermato la nuova epidemia che stava diffondendosi velocissimamente: la smania di smanettare con ChatGPT. Cosa indichi questa sigla è ormai cosa nota a tutti: è un chatbot...
Se l’emergenza educativa è figlia di una modernizzazione sfrenata e senza guida del processo pedagogico e dell’istruzione scolastica, allora ha davvero senso cercare tra antichi Greci e tradizione cristiana la pietra angolare su cui erigere nuovi edifici stabili e accoglienti?
Nei giorni scorsi ho ascoltato l’ennesima argomentazione a favore dell’introduzione dell’insegnamento della filosofia per temi, in sostituzione dell’insegnamento storico
Il principio e lo scopo che soggiacciono alle tendenze pedagogiche in voga sono chiare: ribaltare il rapporto docente-discente
È scoppiata, puntuale, la polemica sui compiti a casa
La scuola non può offrire alcun tipo di istruzione, se prima non è in grado di offrire un’identità ai propri studenti. L’identità si costruisce sempre nel riconoscimento e nell’accettazione dell’altro. Molti giovani non hanno un’identità definita. Senza un’educazione identitaria si rende impossibile un percorso di istruzione fruttuoso ed efficace
«… ed io non vedo più la realtà». Così cantava Anna Oxa. Sanremo 1978. C'è un'analogia con la condizione dell’uomo contemporaneo...